Comunicato stampa della CGIL di Savona su sciopero TPL del 11/1/2010

COMUNICATO STAMPA DELLA CGIL DI SAVONA SU SCIOPERO TPL

Negli anni ’70 la CGIL raccomandava ai lavoratori che partecipavano alle manifestazioni di non cadere nelle provocazioni. Oggi Marson sceglie di non affrontare il merito e decide di contrastare il nostro Sindacato con il vecchio metodo della provocazione. Anziché constatare il disagio evidente e diffuso tra i lavoratori, anziché lavorare per la ricomposizione di un tavolo unitario, anziché prendere atto delle richieste dei lavoratori (che non vuol dire accettare, ma vuol dire rispettare), lo scopo dell’Assessore durante e dopo la manifestazione di lunedì è stato solo ed unicamente quello di scatenare una reazione dei manifestanti allo scopo di demonizzarli ed isolarli. Solo la nostra responsabilità e il lavoro serio e attento delle forze dell’ordine ha impedito che succedesse qualcosa di grave. Credo che le dichiarazioni di Marson di oggi non solo siano offensive, ma siano l’ulteriore dimostrazione che l’obiettivo della Provincia, a questo punto dichiarato, sia quello di tenere la CGIL ben lontana dal tavolo, non certo di riavvicinarla. Da Organizzazione democratica e responsabile quale siamo condanniamo gli atti di intolleranza e di vandalismo, ma proprio in una situazione del genere un’Istituzione come la Provincia dovrebbe svolgere un ruolo di mediazione anziché gettare benzina sul fuoco. Tanto più che ancora una volta si finisce per non parlare di merito. E allora per il rispetto che noi dobbiamo ai tantissimi lavoratori che hanno partecipato alla manifestazione è bene ribadire a tutti quali sono le nostre ragioni chiarendo che la CGIL è da sempre favorevole all’unificazione di Sar e ACTS e chi dice che scioperiamo contro l’unificazione dice una cosa inesatta. Noi chiediamo più assunzioni perché il personale viaggiante attuale non è sufficiente a garantire la fruizione corretta dei riposi settimanali e delle ferie. I bilanci risanati e l’unificazione consentono di ripristinare il personale viaggiante necessario e di farlo in tempi brevi e certi. Le proposte avanzate dall’azienda fino ad oggi non sono sufficienti e la massiccia adesione allo sciopero lo dimostra. Sarebbe bene che lo sciopero di 24 ore proclamato per il 1° febbraio non venisse considerato un’iniziativa promossa da burattini e mercenari. Piuttosto un’Istituzione seria dovrebbe pensare a come scongiurare quello sciopero. La forte unità dei lavoratori può essere la chiave per riaprire una trattativa basata su un confronto vero e non su posizioni pregiudiziali e pacchetti preconfezionati. L’azienda e la Provincia devono dirci se vogliono costruire un accordo con tutte e 5 le sigle sindacali oppure no. Quanto a noi il nostro mestiere è fare accordi attraverso la contrattazione e continueremo a non essere disponibili ad avallare scelte aziendali senza contrattarle. Infine, Marson dovrebbe informarsi anche su quale fosse il quadro di relazioni sindacali nella nostra provincia prima del suo avvento, forse scoprirebbe che il Sindacato, unitariamente, è stato capace di affrontare gravissime crisi industriali e di contribuire alla definizione delle strategie di sviluppo e di rilancio del nostro territorio.


Francesco Rossello
(Segretario Generale CGIL Savona)

Savona, 13 gennaio 2010