PER CAMBIARE LE SCELTE DEL GOVERNO
Sabato 27 settembre la CGIL ha proclamato una giornata di mobilitazione nazionale contro la finanziaria e contro i provvedimenti del Governo che non sostengono lavoratori e pensionati.
A Savona la CGIL organizzerà un presidio di lavoratori in c.so Italia (angolo via Paleocapa) dalle 9 alle 13. Al presidio è prevista la partecipazione di lavoratori di tutte le categorie e di pensionati. La Camera del lavoro di Savona ha deciso di incentrare la manifestazione su 2 questioni principali: la perdita di potere d’acquisto di pensioni e salari, la riforma della scuola.
Con la giornata di sabato inizierà una forte campagna di informazione che proseguirà nei prossimi giorni con presidi, volantinaggi, assemblee.
Nel merito (vedi anche volantini allegati).
Nel caso della perdita di potere d’acquisto dei salari si vuole mettere in evidenza come, nella proliferazione di interventi emanati da questo Governo e malgrado la larga maggioranza e la conseguente capacità decisionale, non sia stato attuato nessun provvedimento a sostegno di retribuzioni e pensioni (abbassamento delle tasse su retribuzioni e pensioni, restituzione del fiscal drag) né per il contenimento dei prezzi al consumo. Viceversa: la detassazione degli straordinari (che interessa solo una categoria di lavoratori) coincide con le peggiori crisi industriali che spingono le aziende ad usare più la Cassa Integrazione che lo straordinario; i benefici per l’abolizione dell’ICI vengono compensati con l’aumento delle imposte locali per il mancato trasferimento di fondi dal Governo.
Rispetto alla riforma della scuola si mettono in evidenza aspetti marginali e quasi folkloristici, nascondendo gli effetti nefasti di una riforma da contrastare con tutte le forze. Il ritorno al maestro unico suscita piacevoli ricordi nostalgici nei genitori, ma non si tiene conto di come sia cambiato da allora il mondo: più materie da conoscere (le lingue, l’informatica), classi multietniche e più numerose (anche in previsione delle chiusure delle scuole piccole e dell’entroterra). La fine del tempo pieno e prolungato toglierà ai bambini la possibilità di avere più ore di formazione e costringerà i genitori che non potranno contare sui nonni a spendere soldi per baby sitter o servizi privati (doposcuola etc.). L’assenza di docenti qualificati (150.000 tagli tra personale docente e ATA) impedirà l’integrazione dei bambini diversamente abili; i loro genitori dovranno mandarli in istituti privati o rassegnarsi ad accettare le nuove “classi ghetto”. Per questo vogliamo dare informazione corretta su questa riforma, perché non riguarda solo i dipendenti pubblici, riguarda anche gli studenti e i loro genitori.
Francesco Rossello
(Segretario CGIL Savona)
volantino scuola
volantino Cgil Savona
Il Governo Berlusconi appare come un Governo che decide, come un punto di riferimento sicuro per una società insicura, debole ed impaurita.
In realtà, se si guarda al tipo di decisoni che prende (e a quelle che non prende) ci accorgiamo che l'obiettivo è sempre lo stesso di un tempo: smantellare i diritti e indebolire lo stato sociale.
Questo Governo finge di parlare a lavoratori e pensionati, ma i provvedimenti che emana sono contro di loro. Questo Governo è incapace di dare risposte complessive e generali.
Non abbiamo più soldi, tutti siamo precari perché anche quelli che hanno il lavoro stabile non sono più sicuri, aumentano i pensionati che si trovano in condizioni di indigenza.
Chi deve dare risposte a questi problemi se non il Governo?
Invece pare che la colpa di tutto sia della Cina, della CGIL, dei Comuni, dei fannulloni che lavorano nel pubblico impiego... di tutti meno che dell'unico soggetto che dovrebbe dare risposte ma non le da: il Governo
Noi crediamo che ci siano 2 ragioni molto importanti per aderire alla mobilitazione del 27; 2 problemi che riguardano tutti noi su cui il Governo non ha dato risposte o propone ricette sbagliate:
- la perdita di potere d’acquisto di pensioni e salari
- la riforma della scuola.
Nella proliferazione di interventi emanati da questo Governo, malgrado la larga maggioranza e la conseguente capacità decisionale, fino ad ora non è stato attuato nessun provvedimento a sostegno di salari e pensioni (abbassamento delle tasse sulle retribuzioni, restituzione del fiscal drag) né per il contenimento dei prezzi al consumo. Viceversa: la detassazione degli straordinari (che interessa solo una categoria di lavoratori) coincide con le peggiori crisi industriali che spingono le aziende ad usare più la Cassa Integrazione che lo straordinario; i benefici per l’abolizione dell’ICI verranno compensati con l’aumento delle imposte locali (o del costo dei servizi) per il mancato trasferimento di fondi dal Governo.
A leggere i giornali, sembra che la riforma della scuola si riduca al ritorno del grembiule e del voto in condotta. Sono aspetti marginali e quasi folkloristici che nascondono gli effetti nefasti di una riforma da contrastare con tutte le forze. Il ritorno al maestro unico suscita piacevoli ricordi nostalgici nei genitori, ma non si tiene conto di come sia cambiato da allora il mondo: più materie da conoscere (le lingue, l’informatica), classi multietniche e più numerose (anche in previsione delle chiusure delle scuole piccole e dell’entroterra). La fine del tempo pieno e prolungato toglierà ai bambini la possibilità di avere più ore di formazione e costringerà i genitori che non potranno contare sui nonni a spendere soldi per baby sitter o servizi privati (doposcuola etc.). L’assenza di docenti qualificati (150.000 tagli tra personale docente e ATA) impedirà l’integrazione dei bambini diversamente abili; i loro genitori dovranno mandarli in istituti privati o rassegnarsi ad accettare le nuove "classi ghetto". Per questo vogliamo dare informazione corretta su questa riforma, perché non riguarda solo i dipendenti pubblici, riguarda anche gli studenti e i loro genitori.
Questi sono solo i principali tra gli argomenti di interesse generale che ci spingono a mobilitarci. Per questo ti invitiamo a partecipare al nostro presidio, ad informarti sulle nostre posizioni, ad unirti a noi nella difesa della scuola pubblica, delle nostre pensioni, dei nostri stipendi.
Ti aspettiamo sabato 27 settembre dalle 9.30 alle 12.30 in corso Italia (angolo via Paleocapa) per questa prima giornata di mobilitazione.
CGIL SAVONA