COMUNICATO STAMPA
La Camera del Lavoro di Savona, insieme alle altre organizzazioni sindacali, ha chiesto che venga riunito il tavolo dei firmatari dell’Accordo di Programma della Valle Bormida perché questi ci spieghino cosa hanno in mente di fare per attuarlo, non certo per sapere i motivi per cui quell’accordo non dovrebbe essere più valido.
Da mesi stiamo chiedendo il rispetto e l’attuazione dei vari accordi che riguardano lo sviluppo e l’occupazione nella nostra provincia. Chi firma un accordo si assume la responsabilità di realizzare ciò per cui si e' impegnato.
Il sindacato e i lavoratori hanno mantenuto il loro impegno, accettando la cassa integrazione e il peggioramento delle condizioni contrattuali previste dall’integrativo. Ora tocca agli altri.
In particolare, nel luglio scorso abbiamo partecipato ad una riunione al Ministero nel corso della quale solerti funzionari, a nome del Ministro Scajola e della “politica del fare”, prima ci hanno spiegato che dovevamo lasciarli lavorare e che stavano contrattando con partner segreti per realizzare il grande polo del fotovoltaico del nord-ovest; infine ci hanno congedati invitandoci a fidarci. Quando al’epoca abbiamo espresso perplessità e chiesto maggiori garanzie, siamo stati bollati come pessimisti e politicizzati.
Per questo ora ci aspettiamo che ci comunichino i nomi dei partner e i tempi di realizzazione del polo del fotovoltaico, oltre all’impegno a prorogare la cassa integrazione in attesa della realizzazione del piano.
Infine, poiché il Ministro Scajola non ha mai ritenuto di parlare con il sindacato e con i lavoratori, non credo che le sue dimissioni possano essere utilizzate per giustificare l’impossibilità di attuare l’ Accordo di Programma.
Francesco Rossello
Segretario Generale CGIL Savona
Savona, 7 maggio 2010
COMUNICATO STAMPA
La Camera del Lavoro di Savona, insieme alle altre organizzazioni sindacali, ha chiesto che venga riunito il tavolo dei firmatari dell’Accordo di Programma della Valle Bormida perché questi ci spieghino cosa hanno in mente di fare per attuarlo, non certo per sapere i motivi per cui quell’accordo non dovrebbe essere più valido.
Da mesi stiamo chiedendo il rispetto e l’attuazione dei vari accordi che riguardano lo sviluppo e l’occupazione nella nostra provincia. Chi firma un accordo si assume la responsabilità di realizzare ciò per cui si e' impegnato.
Il sindacato e i lavoratori hanno mantenuto il loro impegno, accettando la cassa integrazione e il peggioramento delle condizioni contrattuali previste dall’integrativo. Ora tocca agli altri.
In particolare, nel luglio scorso abbiamo partecipato ad una riunione al Ministero nel corso della quale solerti funzionari, a nome del Ministro Scajola e della “politica del fare”, prima ci hanno spiegato che dovevamo lasciarli lavorare e che stavano contrattando con partner segreti per realizzare il grande polo del fotovoltaico del nord-ovest; infine ci hanno congedati invitandoci a fidarci. Quando al’epoca abbiamo espresso perplessità e chiesto maggiori garanzie, siamo stati bollati come pessimisti e politicizzati.
Per questo ora ci aspettiamo che ci comunichino i nomi dei partner e i tempi di realizzazione del polo del fotovoltaico, oltre all’impegno a prorogare la cassa integrazione in attesa della realizzazione del piano.
Infine, poiché il Ministro Scajola non ha mai ritenuto di parlare con il sindacato e con i lavoratori, non credo che le sue dimissioni possano essere utilizzate per giustificare l’impossibilità di attuare l’ Accordo di Programma.
Francesco Rossello
Segretario Generale CGIL Savona
Savona, 7 maggio 2010