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Commessa Bombardier, Fiom Fim Uilm in Regione

27/05: Commessa Bombardier, FIOM FIM UILM in Regione Oggi una delegazione delle segreterie savonesi di FIOM FIM e UILM ha manifestato in Consiglio Regionale per chiedere l’intervento del presidente Burlando sulla questione del nuovo ordine di locomotive E464 alla Bombardier, commessa di Trenitalia dalla cui tempestività dipende la continuità occupazionale di oltre millecinquecento lavoratori, tra lo stabilimento vadese e il suo indotto in Liguria e in Italia.

Le richieste delle OO.SS. sono state chiare: “Siamo qui per chiedere un incontro con il Presidente Burlando – dice Alberto Lazzari, segretario provinciale della FIOM – Vogliamo spiegargli la situazione della Bombardier di Vado Ligure, una fabbrica che andrà in cassa integrazione nonostante produca ottime locomotive, che rispondono alle esigenze e alle necessità del cliente Trenitalia. Locomotive che, tra l’altro, consentirebbero di migliorare il servizio ferroviario passeggeri anche nella nostra regione”.

A gennaio 2009 la commessa di 150 E464 era già stata data per acquisita, ma il 31 marzo, in un incontro con il sindaco di Vado Giacobbe, gli assessori regionali Vesco e Guccinelli hanno spiegato che non è la volontà che manca a Trenitalia, realmente interessata all’acquisto dei 150 locomotori: il problema sono i fondi per la commessa, dal momento che l’ultima Finanziaria varata dal governo non ha previsto alcuno stanziamento appositamente dedicato.
Da un lato vi è dunque un acquisto indispensabile – per Trenitalia e per la Bombardier – dall’altro l’incertezza sulle risorse con cui finanziarlo.
Ecco perché le OO. SS. si rivolgono alla Regione: “I soldi possono arrivare solo dalle Regioni – spiega Lazzari – Le Regioni infatti affidano il trasporto passeggeri a Trenitalia tramite i cosiddetti ‘contratti di servizio’, che metterebbero a disposizione dell’azienda i finanziamenti per la nuova commessa. Purtroppo la stipula di questi contratti sta andando per le lunghe e se entro giugno non arriva l’ordine a Vado si dovrà parlare di cassa integrazione”I tempi sono ormai strettissimi, quello che si chiede a Burlando è quindi un’azione immediata: “Gli si domanda di intervenire entro il prossimo mese presso le Ferrovie dello Stato per sbloccare un ordine anche inferiore al lotto necessario complessivo e limitato alle sole regioni che hanno già chiuso il contratto di servizio.
Questo consentirebbe di non interrompere la produzione di macchine, di mantenere la catena dei fornitori e di non sacrificare l’indotto. Ricordiamo – continua ancora Lazzari – che Bombardier Vado Ligure è uno stabilimento che assembla parti più o meno complesse che sono prodotte da una moltitudine di ditte in Liguria e nel resto del paese. I lavoratori dell’indotto impegnati nella produzione della locomotiva E464 sono circa 250 in Liguria e un migliaio nell’intera Italia”. In sintesi: c’è un’azienda efficiente, c’è un prodotto valido il cui acquisto è improrogabile e ci sono centinaia di posti di lavoro a rischio in un momento di crisi economica generalizzata: “Per questo – conclude Lazzari – a Vado si deve continuare a produrre: anche nella nostra provincia ci sono moltissime aziende che utilizzano la cassa integrazione per evitare, fino a che è possibile, i licenziamenti.
Basti pensare che nel savonese i metalmeccanici interessati dalla cassa sono più di mille su un totale di 3500 addetti”.Al termine dell’incontro di oggi con le OO.SS., il presidente Burlando si è impegnato ad agire in una logica anticrisi per ottenere almeno una commessa parziale che permetta a Bombardier di non rallentare o interrompere la produzione. Il riscontro dell’intervento della Regione presso le Ferrovie dello Stato si avrà entro la metà del mese di giugno.


La Segreteria Provinciale FIOM CGIL