Savona, precari della scuola di scena in piazza Sisto IV

14/09: Precari della scuola di scena in piazza Sisto IV Lunedì pomeriggio in Piazza Sisto IV il precariato della scuola si mette in mostra. Negli scorsi giorni, il ministro Maria Stella Gelmini ha enfatizzato le novità che la bozza di decreto introduce sui requisiti e le modalità di accesso all’insegnamento, dimenticandosi però di spiegare che fine faranno quelle 300.000 persone inserite nelle graduatorie permanenti che sono già in possesso di un’abilitazione.

Durante l’anno appena trascorso, sono stati 130.000 i docenti in servizio nelle nostre scuole con un contratto a tempo determinato, centinaia di altri hanno prestato servizio per sostituzioni brevi. Una folla di precari per sole 8.000 immissioni in ruolo e ben 26.000 posti in meno a settembre 2009 sempre tra le file dei precari (tra docenti, ausiliari, tecnici e amministrativi). Una decimazione.
E non è che il primo capitolo di una stagione di tagli che si concluderà a settembre 2011, quando i posti in meno saranno 87.000. Questo in Italia. In Liguria sono circa 700 i precari che quest’anno rimarranno senza un contratto di lavoro, un centinaio in provincia di Savona. Il problema non è solo di chi perde il posto, ma anche di chi lo mantiene e lavora in condizioni sempre più pesanti, dovendo svolgere mansioni che prima erano ripartite tra più colleghi.

Il problema è dei docenti che si trovano di fronte classi sempre più numerose e difficili da gestire. Il problema è delle famiglie, degli alunni e degli studenti cui diventa sempre più proibitivo garantire un’istruzione, una formazione e un servizio pubblici di qualità. È per difendere il diritto al lavoro e all’istruzione, per rivendicare la dignità del lavoro nella scuola pubblica che la tribù dimenticata dei precari scenderà in piazza il primo giorno di scuola:

lunedì 14 settembre dalle 17.00 alle 19.00in Piazza Sisto IV

alcuni precari savonesi metteranno in scena se stessi, le peripezie di una vita lavorativa vissuta di rinnovo in rinnovo, sparpagliata tra sedi lontane e orari improbabili, una carriera all’insegna “del doman non v’è certezza”, come discutibile traguardo di anni e anni di studi universitari, corsi e tirocini.
Visite guidate al mondo del precariato saranno organizzate a partire dalle 15.30 nell’ambito della mostra “La corrente gelminista o dello Stato assente: il licenziamento dei precari in piena crisi economica”.In un momento di difficile congiuntura economica, è assurdo che il primo a licenziare sia proprio lo Stato.

Per questo servono risposte chiare e immediate: abrogazione delle disposizioni che prevedono i tagli all’organico, immissioni in ruolo su tutti i posti liberi e estensione degli ammortizzatori sociali