Finalmente, dopo mesi di pressioni della CGIL, è stato inserito ed approvato nell’art.4 bis della Finanziaria Regionale 2007, l’emendamento sulla stabilizzazione dei precari che, nei suoi aspetti principali, prevede quanto segue:
Comma 1 : si afferma che le Aziende Sanitarie e gli Enti equiparati provvedono nei limiti delle relative dotazioni organiche a stabilizzare il personale non dirigenziale a tempo determinato che versi in una delle seguenti condizioni:
a) Sia in servizio da almeno tre anni anche non continuativi o consegua tale requisito in forza di contratti stipulati prima del 29/09/06;
b) Sia stato in servizio per almeno tre anni, anche non continuativi, nel corso del quinquennio antecedente l’entrata in vigore della legge.
Comma 3 : le stabilizzazioni si faranno sulla base dei criteri, delle modalità e dei tempi individuati dal Piano di Stabilizzazione approvato dalla Giunta Regionale su proposta delle Aziende, sentite le Organizzazioni Sindacali, compresa la prevista rideterminazione in riduzione delle dotazioni organiche.
Comma 4: in attesa del Piano di Stabilizzazione, le Aziende possono continuare ad avvalersi del personale in scadenza. Da qui trae fondamento la nostra richiesta di non interrompere i contratti in scadenza (anche quelli che raggiungono il tempo massimo, cioè tre anni).
Comma 5: Per il triennio 2007/09 le Aziende Sanitarie e gli Enti di cui al comma 1, previa autorizzazione regionale, possono assumere personale a tempo determinato riservando una quota non inferiore al 60% del totale dei posti ai soggetti con i quali abbiano stipulato uno o più contratti di collaborazione coordinata e continuativa o che abbiano prestato la propria attività con altre forme di lavoro flessibile o con convenzioni, per la durata complessiva di almeno un anno alla data del 29/09/2006(vedi ex- interinali etc)
Comma 7: le disposizioni precedenti devono essere compatibili con le misure limitative delle assunzioni, con gli obiettivi di risparmio in merito alla spesa del personale stabiliti dal piano di rientro e con il rispetto della riduzione delle dotazioni organiche.
Abbiamo voluto riportare quasi integralmente l’articolato della legge regionale per evidenziare che il percorso definito sarà estremamente delicato e complesso (per le legittime aspettative dei lavoratori coinvolti).
La CGIL affronterà questo tema con l’Azienda nel prossimo incontro sindacale del 13 aprile: non consentiremo modalità discrezionali, legate a “conoscenze” politiche e/o appartenenze sindacali.
Esigeremo che i processi di stabilizzazione seguano regole condivise, trasparenti e pubblicizzate fra tutti i lavoratori coinvolti.
Per qualunque ulteriore informazione, rivolgersi:
ai nostri delegati sindacali:
FERRENTINO Ciro 3281016007 GIANERI Pietro 3335380257 LEONCAVALLO Marco 3929295728 REVETRIA Giovanni 3283326917 SCALETTA Massimo 3495795744 SCOTTO Vincenzo 3479676484 SICCARDI Giovanni 3477102188
alla Segreteria Territoriale FP CGIL: CALCAGNO Diego 01983898238/3289662458
Comma 1 : si afferma che le Aziende Sanitarie e gli Enti equiparati provvedono nei limiti delle relative dotazioni organiche a stabilizzare il personale non dirigenziale a tempo determinato che versi in una delle seguenti condizioni:
a) Sia in servizio da almeno tre anni anche non continuativi o consegua tale requisito in forza di contratti stipulati prima del 29/09/06;
b) Sia stato in servizio per almeno tre anni, anche non continuativi, nel corso del quinquennio antecedente l’entrata in vigore della legge.
Comma 3 : le stabilizzazioni si faranno sulla base dei criteri, delle modalità e dei tempi individuati dal Piano di Stabilizzazione approvato dalla Giunta Regionale su proposta delle Aziende, sentite le Organizzazioni Sindacali, compresa la prevista rideterminazione in riduzione delle dotazioni organiche.
Comma 4: in attesa del Piano di Stabilizzazione, le Aziende possono continuare ad avvalersi del personale in scadenza. Da qui trae fondamento la nostra richiesta di non interrompere i contratti in scadenza (anche quelli che raggiungono il tempo massimo, cioè tre anni).
Comma 5: Per il triennio 2007/09 le Aziende Sanitarie e gli Enti di cui al comma 1, previa autorizzazione regionale, possono assumere personale a tempo determinato riservando una quota non inferiore al 60% del totale dei posti ai soggetti con i quali abbiano stipulato uno o più contratti di collaborazione coordinata e continuativa o che abbiano prestato la propria attività con altre forme di lavoro flessibile o con convenzioni, per la durata complessiva di almeno un anno alla data del 29/09/2006(vedi ex- interinali etc)
Comma 7: le disposizioni precedenti devono essere compatibili con le misure limitative delle assunzioni, con gli obiettivi di risparmio in merito alla spesa del personale stabiliti dal piano di rientro e con il rispetto della riduzione delle dotazioni organiche.
Abbiamo voluto riportare quasi integralmente l’articolato della legge regionale per evidenziare che il percorso definito sarà estremamente delicato e complesso (per le legittime aspettative dei lavoratori coinvolti).
La CGIL affronterà questo tema con l’Azienda nel prossimo incontro sindacale del 13 aprile: non consentiremo modalità discrezionali, legate a “conoscenze” politiche e/o appartenenze sindacali.
Esigeremo che i processi di stabilizzazione seguano regole condivise, trasparenti e pubblicizzate fra tutti i lavoratori coinvolti.
Per qualunque ulteriore informazione, rivolgersi:
ai nostri delegati sindacali:
FERRENTINO Ciro 3281016007 GIANERI Pietro 3335380257 LEONCAVALLO Marco 3929295728 REVETRIA Giovanni 3283326917 SCALETTA Massimo 3495795744 SCOTTO Vincenzo 3479676484 SICCARDI Giovanni 3477102188
alla Segreteria Territoriale FP CGIL: CALCAGNO Diego 01983898238/3289662458