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Sanità: La moltiplicazione dei CUPA e l'assenza del DISTRETTO e di una rete territoriale di servizi

Quando denunciamo la grave carenza di personale – soprattutto in assistenza – all’interno dell’ ASL 2, ci sentiamo rispondere dai vertici Aziendali che :
“ la regione Liguria ha un deficit strutturale a cui far fronte: occorre razionalizzare, accorpare i reparti, organizzare al meglio il personale etc.etc….".
Sono aspetti che non intendiamo sottovalutare e, tantomeno minimizzare, ma esprimiamo le seguenti valutazioni:
La tendenza dei medici di aggregarsi fra loro è positiva, e da valorizzare nel giusto senso dell’integrazione. Ma la strutturazione del territorio non può consistere nei medici di famiglia che si organizzano tra loro, i pediatri fra loro e gli specialisti ambulatoriali fra loro, senza un livello di coordinamento e di integrazione con le altre realtà distrettuali.
Non si risolve per noi il problema rendendo ad esempio gli studi dei medici di famiglia sempre più autosufficienti con segretarie, infermieri, specialisti, diagnostica di base, se non si crea a livello distrettuale una rete territoriale organizzata ed integrata.

NO ALL’APPALTO AL PRIVATO

L’introduzione di forme di privatizzazione quali l’appalto al privato di pezzi del territorio – come i Centri Salute del Savonese - rischiano infatti di compromettere l’universalità e l’equità dell’accesso.
E, soprattutto, che fine fa il ruolo e la funzione del medico di medicina generale e degli altri medici convenzionati, quale ruolo nel governo clinico, che fine fa l’autonomia professionale, costretta a muoversi negli spazi angusti degli interessi legati al profitto del gestore privato ?
Come si conciliano questi principi con la convenzione dell’ASL 2 con la Società Omniamedica di Savona?
L’Asl 2 pagherà 65000 euro l’anno (attualmente ne paga già 15000), per fare un’attività come le prenotazioni CUP che ci pare adeguatamente svolta dal Cup Regionale, dal  CUPA dell’ASL 2 nelle sue sedi diffuse in tutta la Provincia e, solo nel Comune di Savona, in  2 Centri (via Collodi, l’ospedale S.Paolo);
- al cittadino serve moltiplicare l’offerta – già sovrabbondante di luoghi dove prenotare gli esami – o è indispensabile istituire servizi territoriali – come il Distretto Sociosanitario -  previsti da leggi (la 12 e la 41 del 2006) e da delibere regionali vigenti e mai applicate dall’Azienda? Sono mesi che la nostra Organizzazione segnala  la grave inadempienza amministrativa dell’ASL2 su quest’aspetto;
- segnaliamo che l’ASL 2 impiega più di 400.000 euro l’anno per “aiutare “ queste Società private a fare prenotazioni di esami, risorse che sono state deliberatamente dirottate dalla Convenzione della Medicina Generale e la cui assenza impedisce la nascita del Distretto.
- consideriamo scandaloso ed uno spreco di denaro pubblico che si finanzino, a spese del contribuente, società Private che non aggiungono Servizi utili al cittadino.

per la segreteria Funzione Pubblica
Diego Calcagno