L’Assemblea plenaria della RSU riunitasi il giorno 10.12.2007 presso la sala sindacale Aziendale dopo lunga ed ampia discussione, che ha evidenziato una serie di gravi problemi legati alla situazione del come si lavora in ASL n.2, vuole evidenziare quello che sono le priorità rispetto ad una auspicabile discussione in merito.
1. La carenza strutturale degli organici sta producendo da anni improvvisazioni di tutti i tipi nella gestione dell’organizzazione del lavoro, con grave pregiudizio da una parte dei diritti dei lavoratori e dall’altra dei livelli di assistenza. Straordinari, pronta disponibilità, reperibilità, prestazioni aggiuntive sono alcuni modi diversi di definire la parte accessoria dello stipendio dei lavoratori e di rispondere alla domanda sanitaria dei cittadini; ma anziché essere una risposta all’emergenza sono semplicemente pianificati per coprire malattie, gravidanze e quant’altro. Questo è necessario in quanto sempre più spesso ci sono difficoltà a garantire ferie e riposi del personale. Istituti peraltro, garantiti da una precisa normativa contrattuale e previsti quindi come diritti del lavoratore. La risposta che l’Azienda da’ oggi, è basata su modelli organizzativi che tengono conto solo della quantità di ore lavorate, con svilimento della dignità dei lavoratori e quel che ancora peggio della qualità dell’assistenza fornita al cittadino.
2. Le situazioni di forte criticità derivante dalla grave carenza di personale, che ho appena detto prima, si riflette con forza devastante sulla sicurezza dei luoghi di lavoro che produce, se già non avviene, un aumento esponenziale degli infortuni, con un ulteriore riduzione della forza lavoro! Si deve agire nell’immediato sia con l’adeguare alle reali esigenze gli organici sia implementando gli strumenti che possono garantire di “lavorare in sicurezza”. Non è più tollerabile che l’Azienda debba ricorrere a orari di lavoro e di servizio che rappresentano palesi violazioni delle normative; non ci preoccupano le sanzioni comminate alla ASL dagli ispettori del lavoro, quello che più ci preoccupa sono le motivazioni di tali sanzioni, che altro non sono che conferme delle critiche che come RSU da tempo esprimiamo sull’argomento. A questo proposito abbiamo chiesto una verifica su tutti gli episodi segnalati e sanzionati. I tragici fatti di Torino, ultimi in ordine di data, di tutta una serie troppo numerosa di morti bianche devono far riflettere l’ASL n.2 da lei rappresentata, sulla assoluta necessità di rafforzare la valenza Aziendale di tutore della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro.
3. Un capitolo a parte meritano l’Ospedale di Albenga, Cairo ed il Territorio. Abbiamo necessità di chiarezza circa le funzioni e l’organizzazione del lavoro della nuova struttura dell’ospedale di Albenga, così come una data certa circa la sua apertura al fine di non gestire come spesso capita il tutto in maniera a dir poco affrettata. Esprimiamo forti preoccupazioni su come si intende organizzare il nuovo presidio di Cairo, così come su quale progettazione esiste, se esiste, circa lo sviluppo della rete territoriale.
4. Abbiamo in corso d’opera la stabilizzazione del personale precario. Chiediamo che questo percorso porti alla completa stabilizzazione di tutti i lavoratori in possesso dei requisiti, specificando già da ora che l’eventuale accorpamento della ASL n.2 con l’Azienda S.Corona non deve costituire un ostacolo a questo percorso. Così come abbiamo la necessità di definire l’utilizzo dei fondi 2007 in un accordo entro la fine dell’anno (peraltro la trattativa è già in fase avanzata) circa la corresponsione delle progressioni di fascia orizzontale e l’attivazione delle selezioni verticali per il personale avente diritto.
Questa RSU non intende attendere oltre. Vogliamo risposte certe in tempi brevi circa le problematiche esposte. Siamo disponibili già fin d’ora al confronto in merito.
L’Assemblea RSU ASL n.2